sabato 9 gennaio 2010

VENEZIA.

FUOCHI D'ARTIFICIO.

Per noi era fondamentale capire dov'è che si mangia la pizza più buona.
Per fortuna, a dieci minuti dall'albergo c'è Campo Santa Margherita, a Dorsoduro, uno dei sei sestieri di Venezia.
Una serie di trattorie all'ombra degli alberi punteggia la piazza.
La mattina c'è il mercato del pesce.
In un bar abbiamo incontrato un attore, un uomo distinto che somigliava a Fernando Rey.
Anche se non parlava l'inglese nè io italiano, ci ha invitato insieme a Serena a casa sua per il giorno dopo, la notte di capodanno.
Ci abbiamo pensato un attimo.
Sembra un po' strano presentarsi a casa di una persona appena conosciuta, per quanto gentile, l'ultimo dell'anno.
Ma che altro potevamo fare in una città che non era la nostra?
In albergo avevano organizzato un veglione, un'alternativa un po' impersonale.
Alla fine, quindi, abbiamo comprato una bottiglia di prosecco e ci siamo presentati da Rey.
Era una cena a base di pesce, squisita e accogliente.
C'erano altri bambini ed eravamo tutti seduti intorno a un piccolo tavolo.

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