sabato 31 ottobre 2009

SAN FRANCISCO (La città di Alfred Hitchcock).

NEI SUOI SOGNI,MEDELEINE ricorda che Carlotta era cresciuta in una missione "da qualche parte in Spagna".
In realtà la chiesa di San Juan Bautista si trova solo 140 chilometri a sud di San Francisco.
Situata sulla faglia di Sant'Andrea, si raggiunge seguendo la statale 101, la stessa strada ombreggiata da eucalipti che percorrono Scottie e Medeleine nel loro viaggio fatale.
San Juan Bautista è la chiesa più grande della California: nel suo parco ospita anche una stalla, un albergo e due ville dell'ottocento.
Invece la famosa torre campanaria, elemento chiave del film, non esiste.
Il campanile era stato scelto da Hitchcock nel 1949, in un primo sopralluogo, come posto ideale per il delitto.
Nei primi anni cinquanta, però, il campanile fu demolito e il regista inglese, quando girò il film, nel 1958, decise di farlo dipingere sulla pellicola durante la postproduzione.
Nel film Madeleine trascorre ore e ore in un museo, imbambolata davanti al ritratto di Carlotta Valdès.
Per girare questa scena, Kim Novak posò per una settimana nel palazzo della legione d'onore, finchè la luce non diventò perfetta.
"Avevamo deciso di lasciare il museo aperto al pubblico e temevamo che i visitatori potessero inciampare in tutti quei cavi", ricorda un ex impiegato in un libretto stampato per il cinquantesimo anniversario del film.
"Alle pareti erano appese più attrezzature del set che quadri".
All'esterno il museo è cambiato.
Adesso al centro del cortile brilla una piramide di cristallo, ma all'interno la galleria numero 6 è rimasta identica.
Salvo per il quadro di Carlotta, ovviamente scomparso dopo le riprese.
Resta invece da vedere il fiore all'occhiello del museo: il "Pensatore" di Rodin.
"Quì sono nata e quì sono morta, ma per te è stato solo un attimo", dice Medeleine rivolgendosi a una sequoia, e indicando con il dito la brevissima distanza che corrisponde a una vita umana sul tronco tagliato dell'albero.
In quella scena c'è un trucco: la sequoia è una replica del Muir woods national monument, che esiste davvero, ma si trova a una ventina di chilometri a nord del Golden Gate.
Il bosco in cui è stata girata la scena della passeggiata, invece, è il Big basin redwoods, cento chilometri a sud si San Francisco.
Quella scena si conclude con un bacio appassionato davanti al mare: la scogliera è quella del meraviglioso Cypress point, uno dei belvedere sulla 17 Mile drive.
Si trova vicino a Pebble beach, duecento chilometri a sud si San Francisco, la spiaggia dove ha poi passeggiato anche un'altra icona bionda del cinema hollywoodiano, la Sharon Stone di Basic instinct.

venerdì 30 ottobre 2009

SAN FRANCISCO (La città di Alfred Hitchcock).

SULLE TRACCE DI MADELEINE.
"I quadri nelle stanze rievocano tutti la famosa spirale disegnata per Hitchcock da Salus Bass.
E il film è disponibile per i clienti ventiquattr'ore su ventiquattro", spiega Yvonne Lembi - Detert, direttrice del nuovo hotel Vertigo, che vuole capitalizzare il passato cinematografico del suo albergo.
"I fan della "Donna che visse due volte vengono qui da sempre, e ora ne arriveranno molti di più".
L'albergo, che sul sito si presenta con l'inquietante frase "L'equilibrio è sopravvalutato", si trova nell'elegante quartiere di Nob Hill.
Qui si possono visitare anche l'appartamento di Medeleine (The brocklebank apartments, 100, Mason street) e l'hotel Fairmont (95, Mason street), dove Hitchcock e la sua troupe alloggiarono durante le riprese.
Se non soffrite di vertigini, andate a bere un bicchiere al diciannovesimo piano dell'hotel Intercontinental Mark Hopkins (999, california street), che viene citato nel film: "Non riesco a salire in cima al Mark", dice Scottie, che soffre di acrofobia.
"Per fortuna in città ci son0 anche molti bar al pianterreno".
La chiesa di Mission Dolores si trova nell'omonimo quartiere latino, pieno di bar animati e negozi neohippy.
Fondata nel 1776 per celebrare la vergine di Guadalupe, è l'edificio più antico di San Francisco.
Nel suo cimitero, l'unico entro i confini della città, è rimasta per qualche anno la finta lapide di Carlotta Valdès, la bisnonna di Medeleine da cui la giovane è ossessionata.
La parrocchia ha poi deciso di ritirare la lapide per rispetto verso i morti reali, tra cui il primo governatore della California.
"Non sarebbe stato giusto trasformare un cimitero in un luogo di pellegrinaggio hollywoodiano", si giustifica Andrew Galvan, responsabile della chiesa.