giovedì 7 gennaio 2010

CAPO VERDE ("ARCIPELAGO").

ACQUA DOLCE.

L'arcipelago di Capo Verde ha dieci isole.
"Sotavento" (sottovento) ci sono Maio, Sao Tiago, Fogo e Brava.
Più a nord, "barlavento" (sopravento), Boa Vista, Sal, Sao Nicolau, Sao Vicente, Santo Antao.
Più la piccola Santa Luzia, deserta e dove non arriva l'acqua potabile, e qualche isolotto disabitato.
Ci sono isole dal profilo piatto e altre montagnose, alcune aride e altre con una ricca vegetazione.
Il clima è tropicale secco e soffiano i venti alisei e harmattan.
Piove raramente, tranne luglio e agosto, quando le precipitazioni causano delle inondazioni.
Il clima è mite, in media intorno ai 24 gradi, mentre l'acqua del mare è leggermente più fredda.
Il punto debole di Capo Verde è la carenza di acqua dolce, perchè ci sono poche fonti.
Oggi la desalinizzazione dell'acqua di mare permette di coprire i consumi della popolazione ma non quelli dell'agricoltura, che infatti non riesce a soddisfare il fabbisogno locale.
L'isola più turistica è Sal, quella più a nord, che è stata la prima ad avere un aeroporto.
Negli anni ottanta, durante la lotta contro l'apartheid, era anche l'unico scalo del continente dove potevano atterrare gli aerei sudafricani.
Un tradimento dettato da motivi economici.
Sal è piatta e completamente arida.
Come si può intuire dal nome, per molto tempo la sua unica ricchezza è stata il sale.
Quella che un tempo era la grande salina di Pedra Lume si trova dentro il cratere di un vulcano.
La si può visitare per bagnarsi nelle pozzanghere di sale e fango caldo, che rendono la pelle morbida.
La carta vincente di Sal sono le spiagge: a Santa Maria, nella parte meridionale dell'isola, ci sono chilometri di sabbia dorata straordinariamente ben tenuta (schiere di cittadini cominciano a pulirla già dalle prime luci dell'alba).
L'arenile è coperto da grosse conchiglie che racchiudono il rumore dell'oceano.
Il cuore della vita sociale gira intorno alle barche dei pescatori che tornano dal largo cariche di pesci.
Le famiglie vengono qui a farsi il bagno.
E' un mare poco pericoloso, anche se a volte tra gli scogli si aggira la pinna di un "tubarao" (squalo).
Il personale dell'hotel Odjo d'Agua si diverte a nutrirli per stupire gli ospiti che cenano sulla terrazza.

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