martedì 26 gennaio 2010

MADAGASCAR (ISOLA DI "RODRIGUES").

MANGIAMO CERNIA e pesce pappagallo, spigola e "dame berri": tutte specie tropicali dalla carne bianca.
I modi più diffusi di cucinare il pesce e la carne sono il "rugail" (una specie di stufato con i pomodori) e il "curi" (curry) con zenzero e garam masala.
Quando non mi fermo a mangiare me ne vado in giro per l'isola con Jean-Paul, il mio autista, e la sua grande jeep.
Prima di diventare autista, Jean-Paul faceva il pugile.
Girare in macchina con lui è come andare sulle montagne russe, in molti casi facendo lo slalom tra buche e radici.
Presto comincio a riconoscere non solo i posti, ma anche le facce.
Dal lettore cd della sua jeep esce sopratutto pop francese e "séga" mauriziano, un'allegra musica tropicale dalle radici africane.
Ma nella collezione di Jean-Paul c'è anche un po' di autentico folk di Rodrigues.
E' uno strano miscuglio di vecchie danze europee (valzer, mazurka, reel), rivisitato in chiave locale con tanto di fisarmonica, triangolo e tamburi.
La vita dell'isola ha un fascino letterario.
Anche i nomi dei luoghi - Rivière Banane, Malabar, Chateau de fleur - hanno qualcosa di infantile e innocente, come i nomi sulla mappa di un'isola del tesoro.
A Gravier, un paesino sul litorale, un maiale scappa per le strade inseguito da una bambina.
Rodrigues presenta una serie di sorprendenti stranezze culturali.
Si guida a sinistra e la segnaletica stradale ricorda quella inglese.
La moneta (la rupia) e la cucina piccante rivelano l'influenza indiana.
I francesi sono stati qui soltanto per 74 anni, dal 1735 al 1809.
Poi, per i 150 anni successivi, hanno governato gli inglesi.
Eppure la cultura dominante è quella francese.
L'inglese è la lingua ufficiale, ma la maggior parte degli abitanti parla francese o creolo francese.
I negozi sono tutti "quincailleries, tabagies, boucheries".
Perfino il nome dell'isola, pur essendo portoghese, si pronuncia alla francese, con due sillabe invece di tre.

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