martedì 12 gennaio 2010

INDIA ("ISOLE ANDAMANE").

I NUOVI COLONIZZATORI.

Gli indiani sono diventati i nuovi colonizzatori dell'arcipelago.
Infatti nel museo antropologico le tribù indigene sono rappresentate attraverso dei manichini di legno e classificati secondo la loro "identità culturale", il loro "habitat" e le loro "attività economiche".
Davanti alle capanne ricostruite sono stati appesi dei crani di maiale.
In una sala un gruppo di insegnanti in sari guarda un documentario intitolato "L'uomo alla ricerca dell'uomo", dove un archeologo sikn, in costume da bagno e turbante, con una barba lunga fino all'ombelico, danza con le indigene per scoprire i loro usi e costumi.
Sul porto della città il passato coloniale è presto dimenticato: le isole circostanti promettono solo felicità.
Dei marinai in uniforme sorvegliano l'imbarco nel traghetto dei rari occidentali e indiani che portano già intorno al collo le videocamere per catturare ogni secondo dello spettacolo che li attende.
Il paradiso tanto atteso è a tre ore di mare da Port Blair.
Havelock è la sola isola dell'arcipelago delle Andamane che ha un'infrastruttura turistica.
Le spiagge, che sono sfuggite ai nomi dei civilizzatori, portano ognuna un numero.
La numero 7 è stata classificata, nel 2004, dal settimanale statunitense Time, come la più bella dell'Asia: una lunga striscia di sabbia sottile, bordata da una foresta tropicale, sfiorata da onde leggere e trsparenti.
Dietro i "mahuas", alberi immensi con tronchi color cenere, si nasconde il Barefoot resort.
Capanne su palafitte, ricoperte di foglie di "sili", un altro albero locale, sono sparse tra la vegetazione rigogliosa.
"Abbiamo utilizzato esclusivamente materiali accessibili nel raggio di tre chilometri", spiega Susheel Dixit, il proprietario.
Poco dopo l'apertura del complesso, nel 2004, lo tsunami ha distrutto le coste del territorio, sopratutto a sud, sulle isole Nicobare.
Susheel Dixit venne a sapere della notizia mentre era in acqua.
L'isola di Havelock fu miracolosamente risparmiata.

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