giovedì 28 gennaio 2010

CALCUTTA (VIAGGIO TRA LE LIBRERIE).

LA STRADA DEL LETTORE.

"A Calcutta c'è un intero quartiere che vive di libri.
Intorno a College street sono nate migliaia di librerie, case editrici e tipografie".

Il mezzo più piacevole per raggiungere College street è l'antico tram che dai quartieri più esclusivi, a sud, percorre Lenin Sarani e attraversa il Bow bazaar.
A ogni traversa il panorama cambia: la strada con le bancarelle piene di verdura, poi la via dei negozi di articoli sanitari.
Quindi la strada delle apparecchiature mediche che, viste dal tram, sembrano opere esposte in un museo.
Calcutta è associata in Europa a immagini di povertà, ma nella capitale dello stato indiano del Bengala Occidentale non c'è solo miseria.
Superiamo un altro incrocio, poi oltre il finestrino aperto del tram, vedo le colonne bianche della Calcutta university ed entriamo nella zona che per gli indiani simboleggia più di tutte la città.
Con le sue tre grandi università e un passato rivoluzionario, College street ha la fama di essere il centro intellettuale dell'India.
Qui le arti e le scienze sono venerate e anche i turisti non possono fare a meno di notare l'enorme quantità di libri esposta nelle strade.
Intorno a College street ci sono molte librerie, tipografie e case editrici.
Nella maggior parte dei casi le rivendite non sono altro che chioschi in legno con un'insegna che indica il nome del proprietario, l'indirizzo e la specializzazione: bengalese, inglese, hindi, urdu, arabo, storia, religione, politica.
Il "Banco n. 54, Presidency college street" appartiene al signor Mallick, che da più di quarant'anni vende sopratutto manuali giuridici e di letteratura.
Indossa una camicia appena stirata che si abbina alla perfezione con i capelli tinti di nero, che porta un po' lunghi come molti intelettuali di Calcutta.
Quando gli chiediamo una cartina della città inorridisce indignato, ma poi sorride indulgente, mette da parte il libro che stava leggendo e sale su una scaletta.
Rovistando un po' in giro, trova una cartina stampata in bianco e nero, probabilmente degli anni Sessanta.
Allegato c'è un indirizzario che si apre con un motto di Karl Marx.
C'è anche una citazione di Guter Grass: "Se Calcutta muore, anche tutte le altre città moriranno".
Gli chiedo se la cartina è ancora utilizzabile.
Mallick risponde di sì perchè, spiega, da allora Calcutta non è cambiata molto.

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