mercoledì 20 gennaio 2010

KOSOVO.

MERCEDES NERA E VETRI OSCURATI.

Quando ai bordi della strada alzo il pollice verso l'alto nessuna delle auto rallenta, alcune sembrano addirittura accelerare.
Molti dei guidatori mi guardano come se fossi un animale sconosciuto.
Qualche anziano mi sorride.
Passa una colonna di veicoli militari.
Un ragazzo che lavora alla stazione di benzina dove mi hanno lasciato dopo il primo passaggio mi suggerisce una stazione di pullman a cinquecento metri di distanza.
"Perchè non noleggi un'auto?", mi chiede.
"Voglio parlare con la gente del posto", rispondo.
Qualche minuto dopo si ferma una Mercedes nera con i vetri oscurati.
L'uomo al volante si chiama Megrim.
Mi sento il cuore in gola, ma lui sfoggia un gran sorriso e indica con il dito l'autolavaggio: "La vera mafia è questa".
Non capisco cosa vuole dire, ma decido comunque di accettare un passaggio.
Spero non voglia rivendere i miei reni al mercato nero.

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