lunedì 11 gennaio 2010

INDIA ("ISOLE ANDAMANE).

INSOLITI BAGNANTI.

"Nel golfo del Bengala, nuotando tra pesci e coralli dell'arcipelago delle isole Andamane, può capitare d'incontrare un elefante".

Agli albori del ventunesimo secolo su quale isola Robinson Crusoe avrebbe potuto trovare la felicità?
Le Maldive offro spiagge deserte, ma spesso gli Hotel registrano il tutto esaurito.
Le Seychelles, invase dal turismo di massa, offrono ormai ben poca tranquillità.
Nel mondo resta, sottile come un capello, una catena di isole sperdute al centro del golfo del Bengala e ancora poco frequentate dai turisti.
Quando Jacques Cousteau, sul finire degli anni, ottanta realizzò lì un documentario definì quei luoghi "isole invisibili".
I due arcipelaghi delle isole Andamane e delle Nicobare sono ricoperti dalla foresta vergine e hanno i più bei fondali marini del mondo.
Si trovano a 1.200 chilometri a est della costa indiana, non molto distanti dalla Birmania e dall'Indonesia.
Per secoli nessun esploratore cinese o europeo, incrociandole sulla rotta, ha osato avventurarsi su quelle isole dalla vegetazione rigogliosa.
Gli esploratori di un tempo non avevano la stessa idea del paradiso terrestre che Hanno oggi i turisti.
Nel 1290, Marco Polo non volle mettere piede sulle spiagge delle Andamane per paura di cadere in mano ai cannibali.
"Tutti quelli di quest'isola hanno lo capo come di cane e denti e naso come di grandi mastini.
Egli hanno molte spezie.
E' sono mala gente e mangiano tutti gli uomini che posson pigliare, fuori quelli di quella contrada", scrisse l'esploratore.


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