martedì 26 gennaio 2010

MADAGASCAR (ISOLA DI "RODRIGUES").

SOGLIA DI POVERTA'.

L'isola ha ottenuto l'indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1968, insieme a mauritius.
Ma cercando con attenzione si trovano ancora tracce dello stile di vita britannico: le prese a tre buchi, i biscotti ripieni, i Weetabix, le sigarette Embassy.
Jean-Paul mi porta a Port Mathurin, la piccola capitale dell'isola.
E' giorno di mercato.
L'ufficio del turismo di Port Mathurin si trova in una stanza all'interno di una residenza coloniale del 1897.
Due giovani, Sandrine e Cliff, mi parlano delle attrazioni turistiche dell'isola.
Si possono fare immersioni per vedere la barriera corallina o fare escursioni lungo i sentieri dell'interno.
Una gita in barca permette di raggiungere Ile aux Cocos, un'isola deserta dove gli uccelli rari di Rodrigues hanno lo status di specie protetta.
La laguna è il posto ideale per fare kitesurfing, mi spiega Sandrine.
Poi mi fa vedere le statistiche sui turisti del mese precedente: ci sono stati 3.555 visitatori da Mauritius, 1.486 da Rèunion (che fa parte della francia), qualcuno dal Sudafrica, l'Australia e l'Italia e 47 dalla Gran Bretagna.
E com'è la situazione sull'isola?
Sandrine alza gli occhi al cielo.Non va molto bene, c'è la crisi economica.
E con solo due voli al giorno è difficile che il numero dei visitatori possa aumentare in tempi brevi.
Ci dirigiamo a ovest verso la principale attrazione turistica dell'isola, la riserva delle tartarughe giganti e la grotta Francois Leguat, che prende il nome da un esule sbarcato a Rodrigues nel 1691, quando l'isola era ancora disabitata e incontaminata.
La vita qui sembra un'imitazione talmente convincente del paradiso che viene da chiedersi: dov'è il trucco?
La risposta va cercata nella delicata situazione ambientale: oltre all'erosione e alla siccità, l'isola deve affrontare le conseguenze dell'eccessiva pesca nella laguna, che ha ridotto ai minimi termini le riserve di polpo.
C'è un'altra ombra sulla vita politica ed economica locale: molti abitanti ce l'hanno con Mauritius, che a quanto pare dà pochi finanziamenti e cerca di soffocare lo sviluppo di Rodrigues.
Secondo la Banca mondiale, il 37,5 per cento della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.
Se davvero ci sono delle difficoltà, si nascondono sotto la superficie ordinata della vita isolana.
A Rodrigues la criminalità praticamente non esiste.
Il carcere dell'isola ospita sei persone, ma l'impressione è che uno può entrare e uscire quando gli pare.
Nessuno ricorda l'ultimo omicidio.
Un pomeriggio ho dimenticato le mie costose infradito sulla spiaggia ad Anse Hally.
Qualche ora dopo, mentre ero a cena, me ne sono accorto e sono corso a cercarle.
"Oh ils seront là", mi ha detto Claudine con nonchalance, preparando un punch al rum.
E infatti erano lì.

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