venerdì 4 dicembre 2009

SUDAFRICA ("CITTA' DEL CAPO" - "DAR ES SALAAM" IN TRENO).

"Pride of Africa", il treno di lusso.
Istantanea africana.

Accanto alle cascate "Vittoria" c'è un ponte ferroviario che passa sopra lo Zambesi.
Qui ho venduto un pezzo di sapone per cinque miliardi di dollari.
Ma è meglio partire dall'inizio.
Tutto è cominciato una settimana prima a Città del Capo, in un piovoso mattino d'inverno nella sala d'attesa di fronte alla stazione.
La stazione di Città del Capo non ha niente a che vedere con quelle europee.
In Sudafrica quasi nessuno usa il treno.
Uomini in divisa aspettano stravaccati dietro agli sportelli della biglietteria.
All'ingresso un anziano senza denti vende i limoni che ha disposto su una coperta.
Io e gli altri passeggeri siamo ricevuti in uno sfarzoso edificio sul lato opposto della strada: la sede della Rovos rail, una compagnia ferroviaria privata che sostiene di avere "il treno più comodo del mondo".
Le hostess ci portano vassoi d'argento carachi di spumante e tramezzini al cetriolo.
In due settimane percorreremo 5.742 chilometri, dall'estremità meridionale del continente fino a Dar es Salaam, quasi all'equatore.

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