mercoledì 23 dicembre 2009

AUSTRIA ("ISCHGL" LOC. SCIISTICA).

PROSECCO IN LATTINA.

E' impossibile passare una serata romantica al Pacha - "il salotto delle indossatrici" - senza bere champagne in abbondanza.
La discoteca propone anche del Rich, prosecco italiano venduto in lattine dorate.
Ma la notte del Natale ortodosso, il 6 gennaio, non sono nè lo shampagne nè lo spumante a scorrere a fiumi, ma è la vodka, disponibile al banco in contenitori da dieci litri.
Gratis.
Gunther Aloys, proprietario del locale e di un albergo, oltre agli stock di vodka ucraina Khortytsa ha fatto arrivare una band di musica etnica, gli Choboti z buyaga.
Ci sono anche panini al lardo e grossi cetrioli.
Sulla pista da ballo russi e ucraini di tutte le età urlano e cantano.
Ragazzi un po' rozzi ballano con finte bionde, alcune studentesse simpatizzano con dei giovani banchieri, le nonne con gli adolescenti, i figli con le mamme.
Questa serata folcloristica sembra una grande riunione di famiglia.
"Non sono più i parvenu maleducati dei primi anni", urla Steibl per farsi sentire nel gran rumore della folla.
Aloys e Steibl sono ai margini della pista da ballo e, insieme a due spogliarelliste, contemplano la loro opera con aria soddisfatta.
Qualche anno prima qualcuno avrebbe urinato nella sauna, ma ora la clientela è fatta di famiglie rispettabili, giovani coppie, dirigenti e persone molto ricche.
Aloys è stato il primo a capire che i turisti russi erano un ottimo affare.
Il suo albergo, il Madlein, è il luogo d'incontro di tutti i nuovi ricchi.
Aloys ha molto fiuto per gli affari.
E' lui che ha avuto l'idea di trasformare la stazione sciistica di Ischgl in una grande discoteca all'aperto e di produrre concerti sull'Idalpe a circa 2.300 metri di altezza, invitando artisti come Elton John, Tina Turner, Phil Collins e Anastacia.
Solo Micheal Jackson ha annullato all'ultimo momento.
Ogni anno quasi 25.mila spettatori si riversano nel piccolo comune per assistere ai concerti Top of the mountain.
"Il turismo è una questione di prossimità", spiega Aloys.
"Il contatto fisico è fondamentale".
Alto e slanciato, con i capelli grigi pettinati all'indietro, Aloys ricorda un po' l'attore Mathieu Carrière.
I suoi prossimi progetti?
Installare un tetto sulle piste, creare un tappeto di neve rossa e costruire uno scalone di 8.200 gradini sulla montagna," come per accedere a un tempio cinese".
Ma tutto questo piacerà ai russi?
"Ai russi?", chiede con stupore.
Per lui fanno già parte del passato.
L'anno prossimo la crisi economica avrà diminuito la loro sete di lusso.
Aloys anticipa i tempi: dice di aver incontrato a Pechino alcuni responsabili del ministero degli esteri.
Il suo prossimo obiettivo: i ricchi cinesi.

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