mercoledì 9 dicembre 2009

ISOLA DI USEDOM ( NEL MAR "BALTICO").

E' IL REGNO DEI NUDISTI.

Il costume adamitico è più antico della moda balneare.
Goethe si faceva il bagno nudo.
Anche il medico della corte prussiana Richard Kind, di Swinoujscie (Swinemunde in tedesco), nel 1828 sconsigliava di entrare in acqua con addosso i pantaloni, perchè annullavano gli effetti benefici delle onde sulla pelle.
Proprio in quegli anni Swinoujscie cominciava la sua ascesa: da piccolo centro portuale si trasformò nella più grande località balneare tedesca.
Kind era riuscito a farsi dare dal re di Prussia cinquemila talleri per la costruzione di uno stabilimento e di un parco, progettato dall'artista dei giardini Peter Joseph Lenné.
In breve tempo sull'isola di Usedom costruirono nuove ville di fronte alla spiaggia e un bagno termale.
Ma il medico di corte temeva che, insieme alla sofisticata società berlinese, a Swinoujscie potesse arrivare anche il moralismo.
Le cartoline di fine ottocento mostrano signore al bagno con i pantaloni alla zuava.
Nel 1932 l'ordinanza prussiana sul vestiario vietava il bagno senza costume e metteva al bando le scollature profonde.
La guerra sulla moda balneare è vecchia come l'abitudine di andare al mare.
Ed è per ironia della storia, che ora proprio Swinoujscie si sia conquistata la fama di bastione dei borghesi moralisti.
Dal 1945 la città fa parte della Polonia e il paese tedesco più vicino al confine, Ahlbeck, ha una spiaggia per nudisti che ha fatto indignare i polacchi più reazionari.
E quando nel 2007, grazie agli accordi di Schengen, si è aperto il confine tra Germania e Polonia, i naturisti hanno cominciato a passeggiare sulla spiaggia che unisce le due cittadine dell'isola di Usedom.
I giornali hanno raccontato che gli innocui nudisti sono stati insultati e che un deputato del partito conservatore guidato dai gemelli Kaczynski li ha definiti "pervertiti".
I liberali al governo hanno subito preso le distanze, ma i giornalisti avevano già fiutato la notizia: "Una guerra tra culture", ha titolato la Bild.
"La guerra dei nudisti", ha scritto la Suddeutsche Zeitung.
Anche la televisione francese è arrivata fin qui.
Solleticando il voyeurismo del pubblico, la stampa ha descritto uno scenario fatto di pance, seni e attributi tremolanti.
Chi raggiunge l'isola di solito s'imbatte in una lunga colonna di auto cariche di turisti tedeschi.
"Fai vedere le tette!", recita un cartello davanti alla discoteca Dy Krauses.
La costa è piena di località balneari: Zinnowitz, Zempin, Koserow, Loddin, Uckeritz, Bansin, Heringsdorf.
L'isola di Usedom ha quaranta chilometri di spiagge.
Al nostro arrivo ad Ahlbeck ci accoglie il simbolo del paese, un orologio di ghisa del 1911.



Nessun commento:

Posta un commento