giovedì 17 dicembre 2009

ECUADOR ("YACHANA" VILLAGG. TUR.).

LA GIUNGLA OSPITALE.

"Nel cuore della foresta amazzonica ecuadoriana una tribù guaranì ha costruito un villaggio turistico ecocompatibile".

La Foresta Amazzonica ricopre seicento milioni di chilometri quadrati, il 40 per cento del territorio del Sudamerica.
Mentre sorvolo la densa calotta verde mi chiedo se sto sognando.
Laggiù mi aspettano le meraviglie che accendono la fantasia dei ragazzi: ragni giganteschi, serpenti velenosi, tribù che cacciano con le cerbottane.
Non riesco ancora a credere di essere in un posto simile.
E soprattutto non mi sono ancora abituato all'idea di passare una settimana con i guaranì, una delle ultime tribù amazzoniche a essere entrate in contatto con la nostra civiltà.
L'aereo a quattro posti comincia a ronzare durante la discesa, poco dopo appare la pista di atterraggio.
"Non sembra un posto dove atterrare", borbotto mentre scruto dall'alto lo squarcio di giungla ecuadoriana.
"La pista è stata disboscata con il machete proprio questa mattina", mi spiega ridacchiando Jascivan, la mia guida.
Sono contento: mi aspetto quattro giorni di avventura sotto la guida dei guaranì.
La prima volta che fecero parlare di sé fu nel 1950, quando con le loro lance uccisero cinque missionari.
Da allora molti esponenti della tribù si sono convertiti al cristianesimo e hanno cominciato ad avere rapporti con il mondo esterno.
Altri invece si sono ritirati nella foresta, in luoghi ancora oggi inesplorati.



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