martedì 17 novembre 2009

TURCHIA-IRAN, IN TRENO.

GIOVEDI: 15,30.
Lunga sosta a Kayseri.
L'antica Cesarea di Cappadocia è una tappa importante del viaggio: vengono aggiunti due vagoni e sul treno salgono una quarantina di persone.
Maryam, 28 anni, fa la guida turistica a Shiraz, nel sud dell'Iran.
Ha trascorso cinque giorni in Cappadocia e dieci a Kayseri con i genitori e due sorelle.
Sono andati a trovare il fratello Mohsen, che vive in Turchia in attesa di un visto per l'Australia.
Mohsen in Iran dirigeva un'impresa di prodotti multimediali, ma è stato costretto a chiudere per dei problemi con le autorità.
"E poichè da noi è quasi impossibile ottenere un visto di lavoro per andare all'estero, mio fratello ha affidato il suo caso a un'ong di Kayseri.
Se tutto va bene, tra sei mesi sarà in Australia".
Una buona parte dei passeggeri del Trans-Asia express è composta da iraniani che sono andati a trovare parenti o amici che vivono in Turchia in attesa di un visto.

GIOVEDI 18,30.
Il treno risale verso nordest, in direzione di Sivas, lasciando dietro di sè il sole che tramonta sui pascoli dell'Anatolia centrale.
Neimanat, 62 anni, originaria di Ispahan, non lascia spesso lo scompartimento.
Con lei ci sono il marito e un'amica velata dalla testa ai piedi.
E' la terza volta che Neimanat prende il Trans-Asia express.
"La prima volta ho accompagnato mia figlia più grande ad Ankara.
Chiedeva un visto per gli Stati Uniti", spiega offrendoci pistacchi e frutta secca.
"La seconda volta ho fatto la stessa cosa per la mia seconda figlia, che adesso lavora a Seattle.
Questa volta siamo noi a volercene andare!".
Intanto i camerieri servono in continuazione birra, whisky, cognac e bevande alcoliche.
"Ne approfittiamo perchè in Iran il consumo di alcol è vietato", spiega Reza, mentre sgrana il rosario tra un sorso di raki e l'altro.
Incoraggiato da un giovane cameriere turco, Ali alza al massimo il volume del suo telefono-lettore mp3 e mette gli auricolari in un bicchiere di plastica che fa da altoparlante.
Tutti gli iraniani si mettono a cantare scandendo il ritmo con le mani.
Ali, divertito, si scatena sopra i tavoli.
Due sorelle cantano e ballano anche loro.
Appena un passeggero abbozza un passo di danza, arrivano gli applausi.
Il clima è euforico e si continua così fino alla fine della serata, che si conclude con una partita a carte avvolta nel fumo.



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