mercoledì 4 novembre 2009

THAILANDIA (Villaggio western di Pensuk).

RISO E POPCORN.

Mentre guido alla periferia della città il paesaggio cambia improvvisamente.
Mi ritrovo in una zona arida, costellata di dirupi calcarei e altopiani.
In lontananza, le risaie a terrazze sembrano enormi torte nunziali verdi.
A due ore di distanza da Bangkok, lungo la strada principale si susseguono cowboy bar, steak house e chioschi che vendono popcorn.
Prendo una strada di campagna costeggiata da allevamenti di mucche.
Cowboy dai volti rugosi, sempre all'erta e intenti a masticare noci narcotiche di "betel" (invece che tabacco), guidano i vitelli attraverso i pascoli.
Un tempio buddista si staglia all'orizzonte.
Le guglie ricoperte di vetro colorato splendono come gemme sotto il sole di mezzogiorno: unico segno visibile che mi trovo in Estremo Oriente e non nel selvaggio west.
I turisti tailandesi amano guidare lungo queste strade.
Passano da una fattoria all'altra per assaggiare yogurt e latte fresco, fanno gite a cavallo, a volte si fermano a dormire.
La regione è famosa per la sua ospitalità: ogni volta che mi fermo trovo persone disposte a fare due chiacchiere.
Seguendo il consiglio di alcuni amici, mi dirigo verso la fattoria Yana, che vende latte, formaggio e gelato di capra (oltre a uno shampoo a base di latte di capra).
E' possibile comprare anche la frutta: pezzi di papaya e di melone talmente zuccherosi da sembrare canditi.
Più tardi riprendo l'autostrada fiancheggiata di negozi e bar in stile western.
Mi fermo a mangiare nel Texas saloon, la riproduzione di un carro coperto.
Mentre aspetto il pranzo ("tom yam, una zuppa piccante tailandese, e hamburger insaporiti con spezie locali) ascolto la conversazione fra tre americani seduti al tavolo accanto.
Poi faccio un salto al Buffalo Bill, un locale che si vanta di essere il più grande emporio di prodotti western della Thailandia.
In effetti il posto è pieno di contenitori portavivande da cowboy anni cinquanta, teste di bufalo pelose e copie della rivista Western Horseman.
"Mi piace lo stile di vita western perchè è rilassato", mi spiega Ing, la comproprietaria.
"E' sinonimo di libertà, come quella che respiriamo qui nel nordest".
Ogni anno Ing partecipa a un raduno di cowboy a Denver, in Colorado.

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