martedì 10 novembre 2009

CILE (San Pedro, deserto di Atacama).

LA VALLE DELLA LUNA.

Dall'alto, la frastagliata cordigliera delle Ande sembra la pelle di un gigantesco camaleonte ramato, appena spruzzato di bianco.
Ogni sua singola roccia si staglia nella luce intensa e tagliente, mentre le cime innevate cedono il passo alle colline striate e all'arido deserto rosso.
Quando l'aereo comincia a planare sull'aereoporto di El Loa, nel deserto cileno di Atacama, penso che andremo incontro a un atterraggio difficile.
Sotto di noi c'è solo il deserto: nessuna traccia della pista.
Mentre mi preparo ad atterrare sulla sabbia, una sottile striscia nera di asfalto appare sotto le ruote e l'aereo finisce la sua corsa a pochi metri da un cartello che dice: "Benvenuti nella terra del rame".
Dal piccolo aereoporto parte una strada stretta, una linea nera che taglia l'Atacama e costeggia un gruppo di case dai colori brillanti alla periferia della città mineraria di Calama.
Queste nuove abitazioni - scoprirò in seguito - sono per gli operai che si sono trasferiti qui dalla miniera di Chuquicamata, una delle più grandi miniere a cielo aperto del mondo.

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