giovedì 26 novembre 2009

TURCHIA "ALTA MESOPOTAMIA"

CLEOPATRA E BAKLAVA.

Harran (Carrhae nella Bibbia) era città di Jethro, che qui diede a Mosè il suo bastone.
E' sempre qui che Canaan, il nipote di Noè,costruì la prima città dopo il diluvio.
Medito sull'ironia della sorte di Harran e Hasankeyf, ammiro la prima università islamica e le case ad alveare in mattoni di paglia e fango.
Un arabo dagli occhi azzurri mi invita a entrare in una delle abitazioni.
Sua sorella mi offre un forte caffè turco e cerca di vendermi alcune "antichità".
Mi alzo per andarmene.
"Perchè tanta fretta?", dice.
"Viviamo qui da novemila anni".
Nove millenni non sono nulla se paragonati all'età del tempio neolitico di Gobekli Tepe.
Gli scavi, raggiungibili attraverso un sentiero sconnesso, sono in cima a una collina in mezzo ai campi di frumento.
In questa zona della Turchia sono stati scoperti 400 tumuli, ma finora c'è stato tempo di dissotterrarne solo ventitrè.
Gobekli Tepe ci aiuta a riscrivere la storia.
Questo tempio neolitico, il più antico mai rinvenuto, risale a circa 12mila anni fa.
I cacciatori si radunavano qui per esercitare il culto.
La qualità delle opere di arte muraria e l'abilità artistica espressa nei bassorilievi lasciano senza fiato.
C'è un bagno turco, una sala parto sacra, stupende immagini di animali stilizzate e un prefabbricato dove un archeologo tedesco vive sei mesi all'anno.
Per fortuna non ci sono guide nè gadget per turisti.
Avvolti da una brezza di collina, ammiriamo increduli l'eleganza stilistica dei nostri antenati.
Il mio viaggio termina a Gaziantep, nei pressi del confine siriano,dove la Mesopotamia incontra la regione del Mediterraneo.
Antiochia (oggi chiamata Hatay) è a un passo, così come Tarso, la città natale di san Paolo, nelle cui terme si incontravano Antonio e Cleopara.
Ma la mente umana non è in grado di assorbire tanta storia, preferisco rifugiarmi in un piatto di baklava.
Mentre assaporo i dolci penso che se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che la storia non è solo la semplice registrazione del passato, ma una sua versione.
Gli storici tendono a farci vivere i loro racconti, ma l'alta Mesopotamia vive da almeno 12.500 anni cioè 4.562.500 giorni.
E questo è un fatto.

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