mercoledì 18 novembre 2009

NEW ORLEANS.

RIPARTIRE DALL'ARTE.

Anche se non credete nel vudù e non sapete nulla del folklore creolo cantato da Dr John, New Orleans è talmente affascinante che basta visitarla una volta per diventarne dipendenti.
Ogni volta che ci vado provo un'attrazione irresistibile per le stranezze dell'Ernie K-Doe, mother-in-law lounge, un vero santuario in onore di Ernie K-Doe, l'artista che compose il brano "Here" come "the girls"e la hit del 1961 da cui il bar prende nome.
Il locale è pieno di cimeli, fotografie, abiti di scena, gioielli e altri oggetti che ricordano quest'uomo straordinario.
Non spaventatevi per il manichino ad altezza naturale con tanto di corona.
Ad accogliere i clienti è la vedova Antoinette, che ha sempre qualche storia da raccontare.
Seduti all'Ernie K-Doe, immersi nella musica soul, è facile dimenticare che si è a pochi isolati di distanza dalle strade deserte di una città fantasma: quella parte di New Orleans abbandonata tre anni fa dopo il devastante passaggio dell'uragano Katrina.

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