martedì 10 novembre 2009

CILE (SAN PEDRO,deserto di ATACAMA).

MINIERE DI RAME.
Maggiore produttore mondiale di rame, il Cile ha tratto enormi guadagni dall'aumento della domanda, almeno fino al recente calo del prezzo del metallo.
Il rame è il principale prodotto di esportazione del paese e da queste parti molti si vantano di avere l'economia più forte di tutto il Sudamerica.
"Todo es royo", ride il tassista, facendo il verso al mio spagnolo rudimentale, mentre ci addentriamo nella brulla distesa rossa verso San Pedro de Atacama.
Lungo la strada incrociamo vecchi copertoni strappati e piccoli santuari improvvisati, dove gli automobilisti pregano per un viaggio sicuro.
La strada scende tra mille curve in un'ampia vallata.
Da qui si apre la Cordillera de la Sal, che al tramonto, grazie ai diversi strati di sabbia, argilla e sale, brilla di rosso e di bianco.
San Pedro, 2.400 metri sul livello del mare, è la nostra base di partenza per esplorare l'Atacama, una delle regioni più aride della terra.
Come altri villaggi della zona, anche San Pedro è circondato di alberi verdi che ricordano un'oasi.
Questa cornice di verde nasconde piccole case e strette strade sterrate.
Dagli anni novanta il villaggio si è trasformato in un paradiso per i saccopelisti e offre ai visitatori, cileni compresi, una miriade di tour operator, negozi di artigianato e caffè.
Nella strada principale leggo che i menu raccomandano il lama e comincio a perdere l'appetito.
Nel caffè che ho scelto c'è un gran camino centrale all'aperto, tipico dell'architettura locale.
L'arrivo di un gruppo di musicisti che suona il flauto di pan è salutato dagli applausi.

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