mercoledì 18 novembre 2009

NEW ORLEANS.

JAZZ IN STRADA.

In questo quartiere e in quello francese, più turistico, la vita è rimasta la stessa.
I visitatori affollano ancora il ristorante Acme oyster house per divorare mezzo chilo di aragosta bollita in salsa piccante o un piatto di ostriche alla griglia.
Frequentano il Cafè du monde, dove possono gustare il caffè alla cicoria o i bignè ricoperti di zucchero, godendosi la musica jazz suonata all'angolo della strada.
Gli squallidi bar di Bourbon street continuano a vendere quantità di alcol da far rivoltare lo stomaco, mentre i nomi degli uragani restano orgogliosamente sulle liste dei cocktail.
La sola cosa che manca sono i turisti.
Le cifre, in lenta ripresa, sono ancora lontane dai dieci milioni di visitatori che si riversavano ogni anno a New Orleans prima del passaggio di Katrina.
Molte persone preferiscono non visitarla, sia perchè temono di fare la figura dei turisti insensibili sia perchè non sanno in che stato si trovi la città.
New Orleans, invece, ha un disperato bisogno di turisti.
Per sostenere la città l'Nba ha organizzato qui un importante torneo di basket.
Tra i tanti progetti, l'ultimo è il più ambizioso: Prospect.1 New Orleans, la più imponente biennale d'arte contemporanea che si è mai tenuta negli Stati Uniti, raccoglie le opere di ottantuno artisti internazionali.
Questa mostra è stata pensata per attrarre gli appassionti d'arte di tutto il mondo, ma anche per dare nuovo slancio alla scena artistica locale.
La biennale è stata organizzata da Dan Cameron, direttore della sezione arti visive al Contemporary arts center di New Orleans.
Secondo le stime, Prospect.1 dovrebbe portare in città cinquantamila visitatori.
L'evento si concluderà il 18 gennaio 2009.
Un servizio di navette gratuite accompagna i turisti in giro, tra musei, gallerie e mostre allestite nei padiglioni sparsi per la città.

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