venerdì 6 novembre 2009

MESSICO (Stato MICHOACAN, città PATZCUARO).

SCULTURE DI LEGNO.

Siamo in un hotel coloniale in plaza Vasco de Quiroga, la piazza principale di Patzcuaro, una città di medie dimensioni vicina al lago.
Il nostro balcone affaccia su un mosaico di tetti rossi e muri di mattoni brillanti.
Ogni mattina, dopo che il canto del gallo ci ha svegliati, proviamo a lasciare la piazza.
Ma non è facile: c'è una folla di venditori ambulanti che arrivano dai villaggi vicini per offrire ceramiche, figurine, sculture di legno, tessuti, chitarre.
Vendono anche dolci a forma di scheletro, di teschio e di bara, usati dai locali per decorare le tombe.
Lo spettacolo è molto suggestivo e oggi, 1 novembre, decidiamo di andare in campagna per capire cosa succede negli altri cimiteri del Michoacan.
Nel villaggio sulla riva del lago di Tzintzuntzan, si stagliano le gigantesche fondamenta di uno dei principali siti votivi di Purepecha, costruito prima che arrivassero gli spagnoli: da lontano, sembra un bunker a pianta quadrata e quando ci avviciniamo notiamo nelle rocce alcune incisioni fatte centinaia di anni fa.
Tzintzuntzan è il centro delle celebrazioni per il giorno dei morti: da tutto il Messico si viene qui per vedere le offerte che, a lume di candela, gli abitanti sistemano sulle tombe per accogliere il ritorno dei morti.
Questa è la prima delle visite di stanotte ai cimiteri.
La folla ostruisce il sentiero che dalle rovine porta alla chiesa cattolica nella piazza sottostante.
E mentre tutti comprano prodotti tipici e oggetti di artigianato, io prendo una tequila a un chiosco e Spenser beve una limonata.
Intanto i ragazzini colpiscono con dei bastoni una palla di fuoco fatta con un mucchio da ramoscelli ardenti.
Secondo alcune interpretazioni questo gioco antico rappresenta lo scontro tra le forze dell'oscurità (i giocatori) e il sole.
Dentro la chiesa, nel frattempo, un prete benedice i fedeli facendosi dare in cambio una piccola somma di denaro.

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