lunedì 10 agosto 2009

YEMEN-SHIBAM.

" Il recupero della città"
Il tramandarsi di quest'abitudine a volte fa pensare che il tempo si sia fermato secoli prima.
L'attico è anche la stanza con le finestre più grandi della casa, decorate da persiane di legno e gesso e a volte con vetri colorati.
In passato la vista stupenda che si ha da queste torri serviva a controllare le incursioni beduine, ma oggi è diventata un'attrazione per spillare qualche dollaro agli stranieri.
Il progetto di ristrutturazione di Shibam punta alla creazione di nuove strutture economiche e sociali che consentano a questa città di continuare a essere una comunità viva e non un semplice museo.
Il progetto punta anche sul turismo, un'attività che può creare posti di lavoro e rendere orgogliosi gli abitanti della città.
Il programma di recupero delle case ha quadruplicato la richiesta di edilizia tradizionale e ha contribuito all'economia locale.
I mastri costruttori della città hanno fondato un'associazione di categoria che vigila sugli appalti edili, per fare in modo che siano affidati alla manodopera locale e siano eseguiti secondo la tradizione.
Inoltre, i programmi di alfabetizzazione sono riusciti a raggiungere il 20 per cento delle donne analfabete della zona.
Attirare i turisti sembra più complicato.
Anche se la precarietà delle infrastrutture è ampiamente compensata dall'autenticità dei luoghi, lo Yemen ha una cattiva reputazione per quanto riguarda la sicurezza.
I sequestri di turisti stranieri compiuti dalle tribù in conflitto con il governo si alternano con alcuni attentati attribuiti ad Al Qaeda.
E' una magra consolazione sapere che i responsabili dell'attacco costato la vita a otto turisti spagnoli nel luglio dell'anno scorso a Maarib erano probabilmente dei terroristi stranieri.
Come nell'unico caso di sequestro, nel dicembre del 1998, in cui sono morte delle persone.
E' anche difficile capire bene la pericolosità della rivolta zaida perchè si tratta di un conflitto regionale lontano dalle rotte più frequentate.
Eppure è importante sottolineare che se per sicurezza si intendono rapine o furti, il rischio è minore rispetto a qualsiasi altra meta occidentale.
Ovviamente bisogna seguire le istruzioni delle autorità yemenite: i turisti stranieri che vogliono arrivare all'Hadramaut devono viaggiare con un'agenzia autorizzata e avere il permesso di viaggio.
Un piccolo fastidio ricompensato all'arrivo.

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