lunedì 24 agosto 2009

BRASILE. (Costa di Recife).

Sui numerosissimi scaffali del museo sono esposte tutte le marche di "cachaca" esistenti, con i loro nomi di santi, di donne , di ritmi musicali e di crostacei (come il famoso Pitù), e ai muri sono appese delle carte del brasile che evidenziano la produzione di ogni stato.
Scopriamo così che l'acqua vite di canna da zucchero, chiamata anche "caninha o branquinha", si produce ovunque tranne che in due stati, Acre e Roraima.
Nel bar del museo si può degustare qualche bottiglia e comprare qualche souvenir.
La tappa successiva del nostro viaggio era Tracunhaèm.
In questa piccola città, è palpabile la tradizione brasiliana di complimentarsi continuamente: su due grandi striscioni bianchi all'entrata del centro abitato si leggeva: "Il signor sindaco fa gli auguri agli artigiani per la loro festa" (quel giorno era, appunto, la festa degli artigiani) e "Tracunhaèm si congratula con il suo miglior artista, l'artigiano".
Lungo le stradine di casette colorate, si susseguono le botteghe artigiane.
Qui si lavora il "barro vermelho" della regione, cioè l'argilla rossa.
Un adagio locale dice: "Il barro può diventar santo o marmitta".
Il più celebre artista della città può testimoniarlo: Josè Joaquim da Silva, più noto col nome di Zèzinho di Tracunhaèm, da tempo ha perso il conto del numero dei santi che ha modellato.
Sua è la statua di Sant'Antonio patrono della città, che veglia sugli abitanti dalla piazza principale.
Zèzinho lavora il "barro" da quarant'anni, dando forma a scene religiose e a personaggi che hanno fatto la storia del Pernambuco: per esempio il "cangaceiro"
Lampiao, una sorta di Robin Hood del primo novecento molto amato nella regione, a sua moglie Maria Bonita; oppure il celebre compositore popolare Luìs Gonzaga.
Quando gli chiedo chi sia il miglior artigiano della città, Zèzinho non esita a rispondere: "Il migliore? E' Gesù!".
A Tracunhaèm, come in altre città dei dintorni, c'è una chiesa dedicata a Santo Antònio dos Homens Brancos, sant'Antonio dei bianchi, e poco distante ne troviamo un'altra intitolata a Nossa Senhora do Rosàrio dos Homens Prètos, nostra signora del rosario dei neri, una santa dalla pelle nera protettrice degli schiavi e dei cristiani di colore.


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