venerdì 28 agosto 2009

MAROCCO. (Oualidia loc. balneare).

VISITA ALLE GROTTE.

Come quasi tutti i giovani del posto, Mustafa è un pescatore.
La mancanza di un porto a Oualidia gli impedisce di prendere il mare quando le acque sono molto agitate.
In quel caso lascia la barca sulla spiaggia e si improvvisa massaggiatore e fisioterapista o guida per i turisti di passaggio.
Da suo nonno, Mustafa ha imparato l'arte di curare le articolazioni con l'olio di Argan.
Inoltre conosce ogni singola roccia delle scogliere, che ricordano i paesaggi frastagliati della Bretagna del nord.
"Di solito faccio visitare le grotte.
Ce ne sono sei.
Quelle dei portoghesi sono le più belle.
Le conosco a memoria.
Non a caso mi chiamano Mustafa il principe delle grotte", conclude sorridendo.
Rashid, invece, porta i turisti a vedere un'altra curiosità della laguna: un antico palazzo di Mohammed v, nonno dell'attuale sovrano.
Il palazzo è stato costruito all'inizio del novecento, è disabitato da oltre quarantanni.
A parte le grida dei gabbiani non si sente volare una mosca.
All'interno una lunga serie di camere vuote e polverose, cortili, gallerie, pilastri di marmo e mosaici rovinati.
Tutto è deserto.
Una piscina abbandonata, con le sue scalette corrose dalla ruggine, si affaccia surreale sulla laguna.
Nelcya Delanoe, professoressa universitaria e scrittrice, ricorda con nostalgia l'epoca in cui il re veniva qui con le due figlie.
"Dovevano essere gli anni quaranta o cinquanta.
Mohammed v veniva in spiaggia insieme a noi.
Era in costume da bagno, le figlie in bikini e con i capelli sciolti sulle spalle.
La famiglia reale si tuffava in acqua e nuotava.
L'atmosfera era famigliare e allegra.
E il posto era magnifico!".Molte cose preoccupano Delanoe, francese ma nata a Casablanca e innamorata di Oualidia.
"Non c'è abbastanza interesse per la laguna e il suo ecosistema.
Ci sono ancora fogne che riversano i liquami nelle acque di Oualidia.
Sulla spiaggia mancano cestini per la spazzatura e gabinetti.
Le moto da strada sono libere di andare sulle dune e quelle d'acqua sfrecciano tra i bagnanti.
Alcune imprese edili rubano la sabbia delle dune e le usano come materiale da costruzione.
Intanto gli edifici spuntano come funghi.
Oualidia è una meraviglia, ma rimarrà così?", si chiede.
Se non si farà presto qualcosa, il successo di questo posto incantevole potrebbe provocarne la scomparsa.



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