venerdì 3 luglio 2009

LA SCOPERTA DELL'AMERICA.

E' un'ironia della sorte il fatto che oggi il Pacifico sia diventato l'autostrada tra due coste che si sono ignorate per millenni.
In un certo senso, prima del 1500 quest'oceano non esisteva ancora: gli abitanti della costa asiatica non sapevano fino a dove arrivasse, mentre gli europei si accorsero della sua esistenza solo dopo la scoperta dell'America.
Vasco Nunez de Balboa, che nel 1513 attraversò l'istmo di Panama, fu il primo europeo a dare la notizia che a occidente del nuovo mondo c'era un altro oceano.
Gli spagnoli ripetevano il viaggio ogni anno: lo attraversavano con i loro galeoni, affrontando una navigazione che durava da novanta a cento giorni, per rifornire le loro colonie nelle Filippine e caricare le navi con spezie e oro.
Anche allora, però, molti credevano che i continenti dell'America e dell'Asia fossero uniti e che il Pacifico fosse solo un enorme golfo.
Tutte le mappe di questo oceano sono efficaci illustrazioni dell'horror vacui umano.
Il fatto che un territorio così grande contenesse solo acqua era difficile da accettare per i cartografi, che riempivano il deserto acqueo con terre inesistenti.
Company Land, Terra Essonis, Lesso erano i nomi con cui veniva indicato il gigantesco continente al centro del Pacifico: una delle più tenaci fantasmagorie della storia della cartografia.
Per fare definitivamente chiarezza furono necessari i tre viaggi del capitano James Cook nella seconda metà del settecento.
Questo, però, non impedì al geografo svizzero Samuel Engel, nel suo libro dedicato ai viaggi di Cook, di presentare Asia e America come due continenti separati solo da un sottile canale.
Engel, tuttavia, merita di essere considerato un profeta: ha attribuito allo specchio d'acqua tra Cina e America le dimensioni che la globalizzazione gli avrebbe fatto assumere due secoli dopo.
Una volta i cinesi consideravano il loro paese il centro del mondo
Il loro sguardo era rivolto all'interno: percorrevano il Pacifico solo per andare alla ricerca dell'erba che conferisce l'immortalità.
Speravano di trovarla nelle "isole benedette", probabilmente il Giappone.
In quella grande acqua che li unisce al resto del mondo non hanno ancora trovato l'erba miracolosa, ma si sono procurati la ricetta per far fiorire il commercio: per ogni paio di scarpe sportive venduto negli Stati Uniti per 50 dollari i costi di trsporto arrivano al massimo a 75 centesimi.

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