martedì 6 aprile 2010

COLOMBIA (ISOLA DI "PROVIDENCIA").

IL PARADISO A RITMO LENTO.

"Providencia, nel mar dei Caraibi, è un'isola colombiana fuori dalle rotte degli uragani e dei turisti: tranquillità e niente yacht o grandi alberghi".

Sul bimotore che porta da San Andrés a Providencia c'è un cartello che avverte di non imbarcare più di cinque chili di bagaglio.
Mi adeguo: in fondo che altro serve su un'isola tropicale, oltre al costume e a un paio di magliette?
Questa è l'unica raccomandazione.
L'agente alla dogana dell'aeroporto di San Andrès saluta allegramente me e il bicchiere di rum e coca che mi porto a bordo.
I suoi colleghi britannici mi avrebbero sparato con un taser per una semplice bottiglia d'acqua.
Venti minuti dopo, a pochi passi dalla pista d'atterraggio di Providencia, fermo un tipo con una grossa Chevrolet che, con lentezza esasperante, mi porta al piccolo bungalow che ho prenotato dall'Inghilterra.
E' un tassista, credo, ma non ha né il tesserino né la luce sul tetto e soprattutto non ha alcuna voglia di correre dietro ai clienti.
Dice di chiamarsi Fed.
Mentre chiacchieriamo del più e del meno mi confida che non riusciva a reggere i ritmi frenetici di San Andrés.
La Colombia, in realtà, è un paese cento volte più tranquillo e rilassato della Gran Bretagna.
La sua isola caraibica più turistica, San Andrés, è una striscia di 12 chilometri che si trova 775 chilometri a nord del continente, più vicina alle coste del Nicaragua che a quelle della Colombia, ed è una delle mete preferite dagli appassionati di tuffi e dalle famiglie ricche.
Mi sono fermato a San Andrés per qualche ora: è un posto conviviale, molto tranquillo e pieno di tipi da spiaggia.
Ma Providencia è un'altra cosa.
Non solo non si sentono passare in continuazione gli aerei, ma non ci sono nemmeno gli yacht, i villaggi vacanze e le feste in barca al tramonto.
Dato che non ha un aeroporto vero e proprio, l'isola non può accogliere il turismo di massa.
Il suo è un isolamento anche culturale: la lingua dominante è ancora l'inglese creolo (gli abitanti la chiamano "old Providence"), anche se da Bogotà hanno provato a imporre lo spagnolo.
La popolazione è nera e di origine africana, così come il governo locale.
Providencia non ha i ristoranti e le strutture alberghiere di Antigua o della Giamaica.
In compenso offre al visitatore una specie di avventura caraibica fai da te.
Poco dopo essere arrivato nel mio bungalow sento un tonfo sordo: sono dei manghi staccati dal vento che si schiantano sul tetto.
Ne prendo un paio e scendo per una scaletta che porta a un molo.
Non c'è nessuno.
Niente barche in acqua, bar o chioschi.
Mi tuffo e nuoto nell'acqua tiepida.
Ci sono dappertutto semi di cotone caduti dalle piante e sotto i miei piedi sguazzano centinaia di pesci neri e gialli.

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