martedì 30 giugno 2009

Nel suo centro di addestramento di Buxtehude ha un simulatore per il pilotaggio delle navi, in cui gli ufficiali imparano a eseguire manovre che coinvolgono pilotine, elicotteri e pescherecci e a fronteggiare situazioni di pericolo, come il rischio di collisione con una petroliera in condizioni di visibilita' ridotta e con il vento forza dieci.
La Nsb è un esempio del boom vissuto dal trasporto marittimo per merito della globalizzazione, che ha creato nuove opportunita' dopo la crisi degli anni ottanta. Rinomate societa' di navigazione con le loro accoglienti sedi, impregnate di fumo di sigari e vapori di cognac, si sono lasciate sfuggire l'occasione di inserirsi nel nuovo giro d'affari, mentre sono cresciuti da un giorno all'altro dei novellini che non avevano ancora i contatti giusti.
I porti mercantili che vivacchiano a stento hanno fatto appena in tempo ad attrezzarsi per accogliere il traffico in continuo aumento, e da allora registrano un record dopo l'altro nel fatturato. Hanno conosciuto una vera rinascita anche i cantieri navali, che fino a poco tempo fa erano solo un motivo di preoccupazione per le economie nazionali.
Le prenotazioni di nuove navi arrivano fino al 2010: nei prossimi anni saranno costruite piu' di mille portacontainer con una capacita' complessiva di cinque milioni di Teu, quattro quinti delle quali nei cantieri della Corea del Sud, del Giappone e della Cina, che dal 1990 hanno quadruplicato la produzione.
Anche le dimensioni delle navi continuano ad aumentare: attualmente la piu' grande è la Emma Maersk, che ha una portata di undicimila container standard.Ma sui loro tecnigrafi gli ingegneri stanno gia' progettando navi da 21mila Teu. Ci sara' bisogno di rafforzare gli equipaggi, e gia' oggi c'è carenza di marinai, ufficiali di macchina, ingegneri, ufficiali di coperta e capitani.

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