martedì 30 giugno 2009

UN SIMBOLO DELLA GLOBALIZZAZIONE.

Sulla mia cabina c'è scritto "owner" (armatore). Dal suo aspetto si direbbe che il proprietario della nave non ci abbia mai messo piede. La Msc Texas è di per sè un simbolo della globalizzazione: naviga sotto bandiera tedesca ed è immatricolata ad Amburgo, ma come molte altre navi mercantili non ha mai visto il suo porto di appartenenza.
Dopo il viaggio inaugurale dalla Corea del Sud in America, ha continuato ad andare avanti e indietro come un autobus tra la Cina e Stati Uniti in base a una tabella di marcia fissa e con scali sempre uguali. E' stata presa a nolo dalla Mediterranean Shipping Company (Msc), che ha sede in Svizzera, precisamente a Ginevra, ma è una compagnia marittima italiana fondata nel 1970.
E' la seconda al mondo nel settore del trasporto via container e gestisce 346 navi: oltre al suo ufficio di Sorrento e al quartier generale di Ginevra , la Msc ha 390 uffici in 146 paesi con tremila dipendenti in tutto il mondo.
La proprietaria della Msc Texas è la tedesca Conti-Unternehmensgruppe di Monaco di Baviera. La gestione della nave è stata affidata alla Niederelbe Schiffahrtsgesellschaft (Nsb), che ha sede a Buxtehude, vicino ai porti di Amburgo e Brema. La Nsb, che ha appena festeggiato il suo venticinquesimo anniversario, è una delle piu' importanti imprese armatoriali tedesche: è specializzata in container e ha filiali in Florida, a Mangalia, in Romania, a Pusan, in Corea del Sud, e a Singapore.
Da' lavoro a 180 impiegati amministrativi e a 2.500 marittimi, e gistisce cento navi.

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