martedì 9 giugno 2009

Anche nel museo nazionale si respira il fascino che la magia esercita su questo paese. Lo dimostra sopratutto una collezione di figure di spiriti, alcune di grande potenza artistica. Molto illuminante, perchè espressione dell'altra grande forza che domina il mondo, è l'esposizione di monete, che in questo paese erano costituite da gusci, denti di porco o di cane, conchiglie, noci e code di maiale. Oggetti molto piu' interessanti dei nostri dischetti di metallo e delle nostre banconote. In questa citta' non ci si difende solo dalla magia nera, ma anche dalla minaccia piu' moderna dei ladri, chiamati, con un termine un po' antiquato "furfanti". Lo si capisce soprattutto percorrendo la collina sopra la zona commerciale di Port Moresby, dove i ricchi abitano in case circondate da muri sormontati da vetri rotti e reticolati di filo spinato. Una di quelle case era talmente fortificata, con un cancello di metallo protetto da una guardia armata dentro una torretta, da farmi venire il dubbio che fosse una prigione." No, è soltanto la casa di un ricco", mi ha spiegato Steven.
La criminalita' a Port Moresby è diminuita rispetto ad alcuni anni fa, mi dice Tom, ma ci sono ancora problemi legati alle persone che, dai quartieri abusivi della periferia, arrivano in citta' in cerca di lavoro. Poi Tom lancia un sorriso a Steven, che appartiene a questa schiera di "campagnoli". Chi non riesce a trovare lavoro spesso prova a far soldi comprando verdure o noci di betel nei villaggi vicini per piazzarle in citta', oppure acquistando pacchetti di sigarette da rivendere sfuse. Ma c'è anche chi ricorre al crimine.

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