mercoledì 24 giugno 2009

IL RISCHIO PETROLIO.
Nonostante tutto, pero', il bilancio di questa iniziativa è piuttosto deludente: "Da due anni escono sempre piu' barche e c'è sempre meno pescato.
Ormai siamo arrivati al sovrasfruttamento", sintetizza un funzionario del parco."Siamo vittime della pesca intensiva che si sviluppa fuori dai limiti del Banc d'Arguin", si difende il capo del villaggio imraguen di Arkeiss, proprietario di otto delle ventiquattro barche che navigano nella zona.
Il sovrasfruttamento non è l'unico pericolo che minaccia il Banc d'Arguin. Da quando è stato trovato il petrolio al largo delle coste della Mauritania, l'amministrazione del parco teme che il governo dia le concessioni per trivellare il fondo marino della zona protetta. Inoltre i responsabili del parco sono preoccupati per la strada asfaltata che passa lì accanto: "La zona diventa facilmente accessibile ai turisti e ai commercianti", spiega uno dei responsabili.
Per fortuna sono riusciti comunque a impedire che il rally Parigi-Dakar, con la sua carovana di auto, camion e moto, arrivasse a disturbare la tranquillita' di questo posto.


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. INDICE DEI VIAGGI:
1°) Papua Nuova Guinea.
2°) Giappone (Penisola di Shiretoko).
3°) Australia (Il treno del deserto).
4°) Serbia (Belgrado).
5°) Mauritania (Riserva Naturale " Banc d'Arguin).
6°) Da San Francisco a Hong Kong in nave.


IL DIARIO DI UN GIORNALISTA SVIZZERO.

Essere a bordo di una nave che sta' per attraversare il piu' grande oceano del mondo da' una sensazione unica. In treno si puo' scendere quando si vuole, e perfino il volo aereo piu' lungo è un balzo in confronto a una traversata del pacifico come quella che stavo per cominciare: ero l'unico passeggero di una nave portacontainer in rotta per la Cina.

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