giovedì 25 giugno 2009

. Qui il passato è vicino. Ma lo è anche il futuro: nei porti della costa occidentale americana si vede chiaramente che la Cina ha oltrepassato la linea d'ombra della storia mondiale e si avvia a occuparne l'area centrale.
Il sismografo di questo cambiamento è la California, il laboratorio in cui il futuro continua a essere reinventato al computer, dove si elabora di tutto, dalla moda del fitness fino al web 2.0. Il Golden State progetta quello che la Cina si limitera' a produrre: dalle scarpe da ginnastica fino all'iPod.
Ma tutti sanno che il Celeste Impero ha aspirazioni piu' alte che essere la fabbrica del mondo. Per questo la sua vertiginosa crescita viene seguita con un misto di fascinazione e di timore.
Nella Cina gli americani riconoscono un rivale che è protagonista di una straordinaria avventura simile alla loro: la rapida ascesa da una condizione umile fino al rango di potenza ammirata e rispettata in tutto il mondo.
Quanto all'Europa, piu' passa il tempo e meno interessa agli Stati Uniti: il vecchio continente è passè, è storia. Il baricentro politico ed economico (presto anche culturale) del pianeta non è piu' la regione atlantica, ma quella del Pacifico.
La rinascita della navigazione sul piu' grande oceano della terra, che fino al settecento era ancora una distesa d'acqua in gran parte inesplorata, ha incollato la Cina agli Stati Uniti. La classica rotta dell'Atlantico settentrionale ha perso importanza: oggi la maggior parte della navigazione mercantile si svolge lungo le coste dell'Asia e, attraverso il Pacifico, in direzione dell'America settentrionale.
Dove fanno rotta le navi, arriva anche il flusso di merci che trasportano : l'economia si sviluppa e spuntano dappertutto citta'. La rotta transpacifica è la via della seta di oggi.
Il porto di Long Beach, vicino Los Angeles, è uno dei piu' importanti scali americani, ma non riesce a stare dietro al potenziamento degli scambi commerciali. Anno dopo anno sono sempre piu' frequenti le navi che salpano e approdano, sempre piu' numerosi i container che vengono scaricati e caricati. Questi enormi scatoloni di lamiera d'acciaio sono l'unita' di misura del commercio globale e forniscono un'esemplificazione della sua diseguaglianza: partono per la Cina vuoti o pieni di carta e rottami metallici da riciclare, e ritornano pieni di tutte le merci che riforniranno i centri commerciali americani,dai giocattoli ai dispositivi elettronici.

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