martedì 9 giugno 2009

PASSEGGIATA PERICOLOSA
Il centro della citta' è pieno di uffici e di edifici moderni. Qui a Port Moresby arrivano molte persone provenienti dalla periferia: spesso sono donne che vanno in centro a vendere pile di frutta e verdura. La maggior parte degli uomini vaga senza meta, ma nonostante questo l'atmosfera è sempre molto rilassata. Avendo sentito raccontare storie terribili sui "furfanti" che si aggirano per Port Moresby, ho chiesto a molte persone se si sentissero sicure. La risposta piu' frequente me l'ha riassunta Steven: "Per i turisti non ci sono problemi se hanno una guida o se chiedono consigli su dove andare. Di solito qui è tranquillo, ma ci sono posti dov'è meglio non mettere piede, soprattutto la sera". Hideo Kamioka, il titolare della international explorers, ricorda soltanto un caso di turista che ha avuto problemi viaggiando con la sua compagna. "Voleva passeggiare di sera, ma io gli ho ripetuto piu' volte che questa non è una zona sicura. Lui ha voluto fare di testa sua e, siccome non era un bambino, non ho potuto impedirglielo.

Ma quando si è imbattuto in un uomo che l'ha minacciato con un coltello, gli ha dovuto dare venti kina (sei euro)". Gli è andata bene, visto come finiscono di solito le rapine, ma le autorita' preferiscono evitare che un'industria fiorente come il turismo sia rovinata da brutte avventure. In molti edifici della citta' si prendono precauzioni per garantire la sicurezza: alberghi e ville sono circondati da recinti di filo spinato, oltre ad avere le sbarre alle finestre e a essere presidiati da vigilantes. Mentre passeggiavo nel delizioso orto botanico di Port Moresby e visitavo la casa delle orchidee, che espone molte delle tremila specie del paese, non ho potuto fare a meno di notare che una guardia mi seguiva come un'ombra.

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