venerdì 12 giugno 2009

IL TRENO DEL DESERTO.
Atmosfera romanzesca, un pizzico di mistero e tre giorni senza contatti con il mondo: le lunghe traversate in treno, come la transiberiana o la transcanadese, hanno un fascino speciale. Sono un viaggio in cui il tragitto conta piu' del punto d'arrivo.Il Ghan non fa eccezzione, anzi offre una dose supplementare di esotismo: il deserto, che per i prossimi tre giorni non ci stancheremo di contemplare dalle nostre cabine lussuose e un po' rètro.
Al fischio del capo stazione, i venti vagoni tirati da due locomotive rosso scintillante si mettono in marcia. I grattacieli di Adelaide sono gia' un ricordo e non vedo l'ora di attraversare l'Outback, l'entroterra desertico australiano: tremila chilometri di savana da percorrere fino a Darwin, la citta' tropicale che ha aspettato per quasi 140 anni l'arrivo del Ghan.
Dopo tanti anni è stato realizzato un sogno: collegare il nord e il sud dell'Australia attraversando il cuore del paese, il deserto.
L'idea di costruire una linea ferroviaria tra Adelaide e Darwin, proposta e abbandonata a piu' riprese, ha ossessionato generazioni di pionieri. Il treno, un tempo chiamato The Afghan Express, segue l'itinerario tracciato a fine ottocento dai Camel trains, carovane di cammelli. A partire dal 1860 furono importati in Australia, per la loro resistenza nel deserto, diecimila cammelli dall'Afganistan e dal nordovest dell'India. Guidati dai cammellieri originari delle stesse terre, erano usati per scopi diversi: nelle miniere, tra i contadini e per il trasporto di merci e passeggeri. Le carovane hanno permesso di esplorare il deserto, contribuendo alla difficile costruzione della linea del Ghan.
Dopo l'apertura della stazione telegrafica di Alice Springs, nel 1872, le autorita' decisero di costruire una nuova linea ferroviaria: avrebbe collegato la costa meridionale del paese a quella settentrionale, permettendo la spedizione delle merci da Darwin verso i mercati asiatici.

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