mercoledì 17 giugno 2009

LA BELLEZZA CAMBIA IL MONDO.
Ogni volta che viaggio mi preparo allo scontro frontale con la diversita'. Viaggiare obbliga a ridefinirsi, a diventare piu' sensibili verso quello che ci circonda, a sviluppare un pensiero e un'estetica alternativi. Il mio albergo è nel quartiere di Stari Grad, centro nevralgico della citta' bianca ( Cosi è chiamata Belgrado).
L'arteria principale è Knez Mihailova, una strada pedonale gremita di persone e negozi alla moda, che si confondono con gli edifici aristocratici costruiti dalle piu' importanti famiglie serbe nell'ottocento. La strada parte da piazza Republike, dove si trovano il teatro e il museo nazionali, e arriva fino alla fortezza di Kalemegdan. Questa fortificazione sorge in mezzo a un parco, una zona molto frequentata nel tempo libero, dove oltre ai normali passanti si ritrovano pattinatori, giocatori di pallacanestro e venditori ambulanti. Merita una visita approfondita soprattutto per l'interminabile serie di veicoli blindati e artiglieria, di tutte le epoche, che porta il visitatore fino a un paesaggio indimenticabile: all'estremo occidentale delle mura si ha una vista spettacolare del fiume Sava, che sfocia nel grande e lento Danubio. Un'esperienza difficile da esprimere a parole, quasi inconscia: in quel momento si avverte con intensa certezza che la bellezza, come diceva Dostoevskij, puo' cambiare il mondo.

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