venerdì 19 febbraio 2010

CANADA - NEW MEXICO (IN TRENO).

IL BISOGNO DI VAGABONDARE.

Per andare in aereo da Vancouver ad Albuquerque ci metto almeno dieci ore.
Nello stesso arco di tempo, il mio viaggio futuristico a bordo del Coast starlinght dell'Amtrak, lungo la ferrovia della Southern chief, mi porta solo fino in Oregon.
Però, se andassi e tornassi da Albuquerque in aereo sarei responsabile dell'emissione di 1.380 chilogrammi di anidride carbonica: un livello d'inquinamento pari a quello prodotto da un americano usando l'auto tra capodanno e i primi di settembre.
Viaggiando in treno si riduce l'impatto ambientale del 30 per cento rispetto all'aereo, con un risparmio di 966 chilogrammi di carbonio.
Per quelli come me vedere il mondo è quasi una necessità.
Ogni cultura e ogni epoca hanno i loro vagabondi: persone per le quali stare lontano da casa è importante come lo sono per altri le radici familiari o religiose.
Senza vagabondare ci sentiamo incompleti.
Ma se vogliamo continuare a esplorare gli angoli più remoti del pianeta, in futuro dovremo farlo in treno o in nave.
Non in aereo, perché è un mezzo di trasporto indifendibile.
Quando io e una mia amica siamo saliti a bordo (mi ha accompagnato per la prima tappa del viaggio, fino a Los Angeles) sognavamo la Transiberiana che ulula lungo la taiga russa, l'Orient express che lega come un filo le capitali europee, il piccolo Old patagonian express che si arrampica per i pendii andini.
Ognuno di questi treni ci vaceva venire in mente il suono conciliante delle ruote d'acciaio e il caleidoscopio panorama esotico che sfreccia dal finestrino.


Nessun commento:

Posta un commento