giovedì 25 febbraio 2010

ARGENTINA ("ESQUEL").

A TUTTO VAPORE.

"In treno da Esquel al villaggio mapuche di Nahuelpan, in Patagonia.
La Trochita è un piccolo convoglio immutato dal 1945".

Quante storie possono stare in 75 centimetri?
Per provare la risposta può essere d'aiuto il paradosso di cui parla Paul Theroux nel suo libro "L'ultimo treno della Patagonia".
Secondo Theroux, in Patagonia tutto si misura in termini di immensamente grande o immensamente piccolo: "Non c'è una via di mezzo.
Si passa dall'enormità dello spazio deserto alla vista di un fiore minuscolo".
Secondo il paradosso, nei 75 centimetri che separano le rotaie della Trochita ci possono entrare tante storie quante ne contiene l'immensità della steppa.
La Trochita è l'unico treno a vapore a scartamento più che ridotto ancora funzionante al mondo.
Un mezzo di trasporto pieno di fascino: per il paesaggio che attraversa, per i vecchi macchinari che lo fanno funzionare e per le carrozze, sempre le stesse da più di cinquant'anni.
Non è più il treno pittoresco e decadente che per molti anni ha salvato dall'isolamento i paesi tra la steppa e la cordigliera, ma un convoglio completamente rinnovato e frequentato da turisti di tutto il mondo.

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